vasco lucarelli scrittore

vasco lucarelli scrittore

lunedì 25 novembre 2013

SOGNI AL CREPUSCOLO, 2006


La Livorno risorgimentale nell'ultimo libro di Vasco Lucarelli - a cura della Provincia di Livorno


Con Introduzione del Dr. Giorgio Kutufà, prefazione della Prof. Laura Bandini e note storiche del Prof. Fabio Bertini.
È l'ultimo libro scritto da Vasco Lucarelli. Quando ancora il libro era in stampa, la malattia - che poi l'avrebbe "accompagnato" per gli ultimi sette anni della sua vita, il morbo di Alzheimer - cominciava a manifestarsi.

"Forse, dopo una vita dedicata a raffinare il rapporto intimo e delicatissimo dell'uomo con Dio, oggi Vasco sente l'urgenza di verificare come il messaggio religioso si sia calato e si cali nell'operare quotidiano, nell'agire degli uomini, come possa diventare lievito di cambiamento della storia oltre che strumento di elevazione interiore.
Si coglie un respiro più vasto, un orizzonte più largo: ed è anche questo singolare, come, in una età della vita in cui di solito la gran parte degli uomini e quindi anche degli scrittori diventa laudator temporis acti e si chiude nel cerchio della memoria come in una trincea che difende da un presente ostile o incomprensibile, Vasco invece ai apre al mondo che lo circonda, nell'ansia di verificare la permanenza nel presente dei valori in cui ha sempre creduto.
È infatti vero che si parla di romanzi storici, e dobbiamo sottolineare la cura dell'indagine, la precisione dell'informazione e quindi dare merito alla serietà assoluta del lavoro preparatorio di ricerca. Ma è soprattutto interessante lo studio dell'umanità che si muove all'interno di quei grandi affreschi: e allora si scopre che quello che Vasco vuol rappresentare è il viaggio che i suoi protagonisti intraprendono alla ricerca di sé all'interno di vicende che spesso fanno fatica a comprendere, cercando di ricavarne il senso profondo, combattuti tra ideali che non sembrano trovare riscontro negli eventi ma che poi, alla fine riescono ad illuminarli e dar loro senso".

(dalla prefazione della Prof. Laura Bandini)


TAFARI E IL CALZOLAIO - 2005

Copertina di Michelangelo Lucco

Una storia (in gran parte vera) per grandi e piccini 
ambientata a Montenero

"Quella mattina correva verso la periferia, perché gli pareva di essere aggredito dalla paura. Non era una sensazione: era certo che il terrore della sventura non gli avrebbe dato tregua. Si affrettava sempre di più, quando si accorse che quella corsa avrebbe potuto provocargli l'arresto del cuore. Tentò di riprendere fiato. In quell'attimo si accorse che due occhietti lo fissavano imploranti.
- E tu che cosa fai? - Sembrava che il cucciolo avesse inteso l'intenzione di quell'uomo. Capì che in lui avrebbe potuto trovare un amico. Invece di acquattarsi dietro il cespuglio, sentiva che avrebbe potuto fidarsi di quell'uomo.
- Vieni qui -. Il cane aveva tentato appena di resistere ed aveva guaito, ma si era lasciato afferrare:
- Come ti chiami? .. Già! ... come se potessi rispondermi! ... -. Ma non si scoraggiò - . - Quanto tempo hai? Il tuo padrone chi è? Non sarà mica rimasto sotto le macerie ... -. Gli era parso che fosse un animaletto così tenero e dolce che non ebbe il coraggio di lasciarlo.
Era un batuffolo di pelo nero con una stella bianca sul capo. Le estremità delle zampe sembrava che avessero potuto calzare delle scarpette bianche. Si lasciava carezzare e non sapeva nascondere il piacere di quel gesto di tenerezza. Non sapeva frenare un tremito di gradimento. Lo guardava con un'espressione negli occhi, come se volesse ringraziarlo".

IL SEPOLCRO NELLA ROCCIA - Ed. IPL - 2004

"...Spero che l'amico Vasco Lucarelli non se ne avrà a male se paragono la sua opera a quella di questi grandi predecessori. In realtà, anche nel caso di questo libro che abbiamo in mano si tratta di una meditazione, ricca di felici intuizioni e di libere interpretazioni della vicenda decisiva che Gesù ha vissuto nella sua Pasqua. L'autore si identifica con l'esperienza di Giuseppe di Arimatea, quasi si nasconde dietro di essa e cerca di penetrarne il segreto al di là della renitenza e della discrezione dei Vangeli.
Non ho competenza per valutare i pregi strettamente letterari di quest' opera. Posso dire che si presenta con grande efficacia narrativa e avvince il lettore dalla prima all'ultima pagina...".
 

(dalla prefazione di Mons. Diego Coletti)

LABRONICA - Felici Editore - 2004

Prefazione di Alessandro Scarpellini

"La città, così gonfia di venti, così sapida di salmastro, così ciarliera come il libeccio, ora trasudava morte e rovina in un silenzio di cimitero. Era rimasta come un'occhiaia vuota, fissa verso il cielo che aveva perso la sua luce. Sebbene avesse la sua Madonna, sembrava si fosse distesa sulle sue rovine e non avesse più parole da dire ... "

Negli anni 1943-45, Valerio Luchini, giovane livornese, assiste smarrito a quello che sta accadendo intorno a lui, dentro di lui.
Tutto il suo mondo è crollato: non esiste più la vita che immaginava e ha amato, il futuro che aveva sognato. Il suo cuore, il suo coraggio, è rimasto sotto le macerie delle case, dei palazzi, delle chiese della città bombardata. È tormentato da dubbi, non trova in sé la forza per agire.
È un momento in cui si devono fare scelte coraggiose, non si può stare a guardare ed aspettare che ogni cosa si risolva da sola ...

VIENI DA ME SUL MONTE - STORIA DEI GRANDI PELLEGRINAGGI AL SANTUARIO DI MONTENERO - 2002

Prefazione di Mons. Diego Coletti, allora Vescovo di Livorno

"Il libro che abbiamo in mano ci consente di ripercorrere alcune tappe di questa multiforme presenza; ce ne fa apprezzare il valore e ci introduce nella ricchezza di una tradizione che, fatta di luci e di ombre come ogni realtà umana, ha segnato la fisionomia di tante generazioni. Dei livornesi anzitutto, credenti e non credenti, che nel Santuario di Montenero riconoscono, seppure in modi diversi e con differenti motivazioni, un tratto di una delle forme più antiche, costanti e diffuse di pietà popolare.
Ringraziamo chi, con pazienza e competenza non comuni, ce ne consegna la storia, invitandoci a non perdere memoria e stima di questa serie, ininterrotta di secoli, di gesti semplici e solenni nei quali un popolo celebra e vive la sua fede".
 

(dalla prefazione di Mons. Diego Coletti)

ASCOLTA!... MARIA E GIOVANNI GUALBERTO TI PARLANO - 2000

"Mi siano consentite, a questo punto, due parole soltanto di compiacimento per il testo che ho il piacere di presentare. E' una lettura suggestiva ed originale. La sorpresa e l'intuizione, che rendono assai piecevole e delicata la lettura di queste pagine, stanno nell'avere dato voce ai protagonisti, nel farli parlare in prima persona. Un grazie all'autore, perché ritengo che queste pagine possono alimentare fede ed amore che si fondono in un canto per la gloria di Dio. Il mio augurio è che il lettore ne resti coinvolto".
 

(dalla prefazione di Don Ildebrando Cascavilla)

MONTENERO TRA RICORDI E LEGGENDE - Ed. Nuova Fortezza - 1999

(opera arricchita da oltre 30 foto storiche alcune delle quali inedite)

"Montenero non vive soltanto di suoni e non si sazia di voci; non profuma solo di verde selvatico, di fiori dei campi e del respiro del mare. Non ha in sé solo gli accenti dei colloqui che si intrecciano tra i pini della piazza e i lecci delle selve, perché sul sagrato si percepisce l'anelito dei secoli, l'affrettarsi di turbe in cammino, folate di pensieri e ventate di desideri in un turbine che, comunque, rinfranca l'anima, perché sul paese, un giorno, si è posata la Grazia. Su Montenero si incrociano preghiere e doppi di campane, suppliche di innamorati ed invocazioni di disperati che concorrono a creargli intorno una singolare atmosfera in cui la santità dell' ambiente non ha difficoltà a farsi materia, ma, nel medesimo tempo, è capace di assumere ogni elemento che l'aiuti ad elevarsi fino alla sacralità ..."

I SETTE DEL SENARIO E L'ORDINE DEI SERVI DI MARIA - Ed. Città Nuova - 1998

"Con questo libro Vasco Lucarelli ha fatto un coraggioso tuffo nel passato. Ma non è la prima volta. Il fascino della spiritualità degli Ordini Mendicanti e il vivo desiderio della loro attualità lo aveva già espresso nel libro-romanzo Giovanni, detto Francesco, e nella biografia di san Giovanni Gualberto Mille anni di giovinezza".
 

(dalla prefazione di P. Lorenzo Tanganelli)

LIVORNO, MONTENERO E LA "REGINA" - 1998

"...Per questo e per tanti altri motivi sono grato al dr. Vasco Lucarelli che mi ha chiesto una nota introduttiva al suo studio: "Livorno, Montenero e "la Regina" storia della presenza operante di Maria nella sua città.
Intanto mi rallegro di questa composizione in ottimo stile, che ha stupende pagine cariche di vitalità religiosa e contagiante, perché ci fa vivere dalle notizie preistoriche agli ultimi nostri anni, attraverso le "Livornine", lo studio degli ex-voto al Santuario, gli incontri con personaggi storici di grande rilievo, come nel continuo contatto coi più poveri e i peccatori...".
 

(dalla prefazione di Mons. Amedeo Tintori)

MONTENERO, SECOLI DI STORIA PER MOMENTI DI CRONACA - Ed. Nuova Fortezza - 1997

Copertina di Marc Sardelli - Prefazione di Gianfranco Merli

" ... È questa del Lucarelli una "sfida" del "pio scrittore di molta ricordanza", di un letterato fine e di gusto, agli storici professionali a scrivere, a scavare qualcosa di più sulla vita religiosa, o almeno sulle istituzioni ecclesiali della città di Livorno; una sfida a guardare dentro gli archivi da quello dell' Arcidiocesi pisana a quelli di altre limitrofe diocesi senza trascurare gli Archivi di Stato. Quanto c'è ancora da fare per lo studio delle Comunità religiose e delle Confraternite, sempre vivacissime in Livorno e così legate al culto mariano, caratteristico della spiritualità livornese!
Ho rilevato più volte che c'è un rapporto dialettico fra la città e Montenero di cui sempre Lucarelli dà testimonianza. Or dunque la "sfida" che egli lancia si riflette sulla città ed occorre che sia raccolta e si documenti la "riflessione" della città sulla Madonna .... "

MONTENERO BALLATA DI RIMEMBRANZE - Ed. Nuova Fortezza - 1996

Prefazione di Gianfranco Merli

"Per riassumere questa "Ballata di rimembranze" conviene adottare alcune essenziali terzine di una celebre comparazione: e dire che Lucarelli volge gli occhi in giuso, non tanto per tranquillar la via, ma certo per vedere lo letto delle piante sue, cioè il suolo, dove è cresciuto e maturato; egli ha percorso un itinerario che lo ha portato a ricercare e ricreare episodi figure e personaggi di Montenero e di Livorno. Egli li descrive quasi al modo indicato dal Poeta "perché di loro memoria sia" ... in modo che le sue pagine, come tombe terragne portino "segnate quel ch' egli erano pria". E son così bene segnate (o sognate?) che - continuando nella parafrasi - Lucarelli "molte volte se ne piange - per la puntura delle rimembranze!"
 

(Dalla prefazione di Gianfranco Merli)

SAN GIOVANNI GUALBERTO - MILLE ANNI DI GIOVINEZZA - Ed. San Paolo - 1996 -

Prefazione di Don Divo Barsotti

"In San Giovanni Gualberto - Mille anni di giovinezza, scritta in uno stile agile e fresco, la figura del fondatore del monastero di Vallombrosa e dei monasteri collegati, emerge in tutta la sua grandezza come colui che lottò sino in fondo per purificare la Chiesa dai suoi mali e avviarla sulla via della santità".

MONTENERO PARLATA SOTTOVOCE D'AMORE E NOSTALGIA - Ed. Nuova Fortezza - 1995


Prefazione di Gianfranco Merli - Copertina di Michelangelo Lucco

Una "chiacchierata" tra amici e la sorpresa di ritrovare momenti di un tempo lontano, trasfigurati nella nostalgia. E' un libro questo, attraverso cui Vasco Lucarelli intende offrire l'esperienza di ricordi, di valori, di tradizioni che aiutano a ritrovare una stagione felice.
Osserva la storia; rivisita uomini e cose; filtra, attraverso la memoria, la cronaca di un villaggio all'apparenza come mille altri, ma nella sostanza diverso da molti. Vuole dirci che gli eventi di Montenero non sono unici, ma sono insoliti. E' un libro dove il paese sembra voler rivendicare un ruolo che la storia gli affidò, quando sorse il suo Santuario. Inoltre "la lettura di questo volume - dice Gianfranco Merli nella prefazione - è un grande arricchimento dello spirito: tocca quei sentimenti profondi di umanità, di amicizia, di solidarietà che giacciono nell 'intimo del popolo livornese, un popolo generoso di cui quello di Montenero è la più alta propaggine."

LA GRAZIA DI UN VIAGGIO - RIFLESSIONI DURANTE UN PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA - 1993

"...24 AGOSTO

È il muezzin che mi sveglia.
Mi sorprendo a pensare alla giornata di ieri e mi tornano negli occhi le immani contraddizioni, che rendono affascinante e tragica la Terra di Gesù. Non ho la capacità e tanto meno l'autorità per affrontare temi che non mi competono; prendo atto, tuttavia, che, come è evidente una diversità tra nord e sud del paese, tra la Galilea e la Giudea, esiste una disparità macroscopica tra Ebrei e Mussulmani, la stessa che si riscontra tra la condizione dello Stato di Israele e quella dei territori occupati...".

LIVORNO, MONTENERO E I MONACI - 1993

"Montenero, da sempre, ha esercitato sulla città un fascino arcano, che va al di là delle bellezze naturali, della posizione che incombe sul mare e si offre su un orizzonte senza confini.
Cos'è allora che alletta Livorno e la sospinge verso il verde della sua collina? È forse la lunga strada dritta, che, spezzando in due la città, convoglia da ogni lato la sua gente per condurla, compatta, fino ai piedi del monte?
La città ed il paese sono due poli che si attraggono per completarsi e per comprendere che una medesima sorte non può che accomunarli. Non dipendono uno dall'altra, ma la vita dell'uno non sarebbe compiuta senza il respiro dell'altra. E l'elemento che rende indissolubile questa unità è Lei, perché tutto, il fascino, la bellezza, l'esuberanza della natura, il senso ampio di pace e la certezza di ritrovare lassù, sul colle, la serenità dello spirito, riconduce a Maria".

UN CONTEMPORANEO AFFASCINANTE - DON GUANELLA - Ed. Paoline - 1991

Libro tradotto anche spagnolo e portoghese

"Mi preme avvertire i lettori che se iniziano la lettura di questa biografia di don Guanella (1842-1915), difficilmente se ne staccano ... Il libro è scritto in un italiano elegante e scorrevole ... La narrazione pare procedere per ricostruzioni un poco immaginarie, ma poi puntualmente una citazione la rivela storia senza nemmeno troppi fronzoli. Una storia tutt'altro che monotona: inizia in paesini della Valchiavenna e del Lario, ma poi si allarga alla Nazione e al Nuovo Mondo. Vi si scopre via via tutto il fremere di attività di una Chiesa locale tormentata e splendida, quale è la diocesi di Como nella seconda metà dell'Ottocento e dei primi del Novecento. Seguendo la vicenda del prete comasco, si incontrano i personaggi italiani più noti dell'epoca ... Si ha l'impressione di seguire lo svolgersi di un'avventura filantropica, e invece ci si accorge che alla radice sta una fede indomita nella Provvidenza, nel Sacro Cuore, nella Madonna della Misericordia ... Si intravede che una convinzione cristiana non ha bisogno di strutturarsi in un complicato sistema teologico, per esprimersi in esperienza di santità. Bastano le certezze di fondo; e un'esistenza fragile come quella di don Guanella, sospinta da un amore appassionato al Signore, raggiunge una forza sorprendente: abbandona tutto, si consegna alla ricerca e all'aiuto dei fratelli più deboli e dimenticati, diviene contagiosa e riceve il "centuplo": si pensi al sacerdozio ministeriale e alla consacrazione a Dio che vi fiorisce attorno. Così don Guanella, che sembrerebbe irrimediabilmente sorpassato, si rivela contemporaneo in modo inatteso: inatteso e affascinante ...
 

(Dalla presentazione di monsignor Sandro Maggiolini)

Nota: Don Luigi Guanella, beatificato da Papa Paolo VI nel 1964, è stato canonizzato da Papa Benedetto XVI il 23 ottobre 2011

OLTRE IL MARE DEI GIUNCHI - LEA SCANDIANI - Ed. Città Nuova - 1986

"Ho letto con molto piacere e ammirazione l'ampia, avvincente e ben documentata biografia di Lea Scandiani, scritta dal prof. Vasco Lucarelli.
Per facilitare al lettore una piu pronta conoscenza della figura intellettuale della protagonista, e il punto piu centrale e interessante della sua vita: la conversione dalla religione ebraica alla religione cristiana, sorvolerò sugli avvenimenti che la precedettero, ampiamente descritti dal biografo nella prima parte del suo ottimo lavoro, per venire 'subito al fatto prodigioso che sconvolse, e insieme orientò verso le alte vette della perfezione cristiana e religiosa, l'anima di Pia Scandiani, anelante alla luce e all'amore di piu eccelse cose".
 
(dalla prefazione di Mario Luigi card. Ciappi, O.P.)

LUCE DALLA MURGIA - VITA DI MONS. GIUSEPPE DI DONNA, 1983

"Vasco Lucarelli giunge alla biografia, come abbiamo detto, da una esperienza di narratore, sia pur già cimentatosi - nel suo Giovanni detto Francesco - in un confronto con la santità. Ed è, la sua, una narrazione penetrante, quasi intimistica, e insieme profondamente attenta ai problemi contemporanei e ai 'segni dei tempi'; una scrittura sensibile che fa vibrare figure, paesaggi e atmosfere nella felice limpidezza di uno sguardo che vede sempre un poco al di là".
 

(dalla prefazione del prof. Giorgio Papasogli)

GIOVANNI DETTO FRANCESCO - Ed. Città Armoniosa - 1980


Romanzo pluripremiato e presentato sul primo canale della RAI TV (programma "L'ottavo giorno", preserale di RAI UNO) con interventi di Geno Pampaloni e Valerio Volpini


"Lucarelli, nel suo romanzo, ci trasmette lo stupore che l'inizio dell'esperienza di Francesco suscitò in Assisi, tra i mercanti e i cavalieri di quel XIII secolo che Tommaso da Celano definì «tempo senza luce» e soprattutto nel padre, Pietro di Bernardone, che non riesce ad accettare la nuova vita del figlio.
«Proprio nel descrivere e nell'approfondire l'urgenza religiosa della testimonianza consiste la forza del racconto, dal quale esce quell'attualità perenne della scelta cristiana, aggiungendo, alla sterminata bibliografia su San Francesco un contributo di originalità"


(Dalla prefazione di Valerio Volpini, nel 1980 direttore de L'Osservatore Romano)


LE RETI VUOTE - Ediz. Barulli - 1973

Primo romanzo di Vasco Lucarelli, con prefazione di Geno Pampaloni. La copertina è del pittore e fraterno amico di Vasco, Giancarlo Cocchia. "Le reti vuote" fu presentato a Livorno, oltre che dall'allora direttore de "Il Telegrafo" Carlo Lulli, anche da Ruggero Orlando, all'epoca noto giornalista e personaggio televisivo inviato negli USA.

"Il tema del lavoro, l'ambiente operaio, la passione politica, e anche un certo segno scuro che delinea vicende e figure - quasi tutto insomma, - in Le reti vuote, richiama l'esperienza neorealista. Ma non credo che Vasco Lucarelli abbia avuto presente quel modello, da cui lo distinguono differenze almeno pari alle affinità. Se il neorealismo, sulla scia del più prestigioso capostipite, Uomini e no, era una mescolanza o simbiosi di naturalismo ed espressionismo, di aspirazione popolare e di inalienabile sigla intellettualistica, per cui da un lato aspirava a radicarsi nella storia e dall'altro lato era in tensione sti/istica verso l'avanguardia, il lavoro del Lucarelli fonda la sua dignità su di un terreno molto più semplice. Diciamo che il suo raccontare ricalca un sentimento della realtà così diretto, così immediato che si può definire laico: la realtç,., nel suo mondo narrativo, è tutto, fisica e metafisica, è quel «dramma esteriore perfettamente costruito» che secondo Giaime Pintor rendeva superflui, ai suoi anni, ogni dramma interiore."
(dalla prefazione di Geno Pampaloni)