Prefazione di Alessandro Scarpellini
"La città, così gonfia di venti, così sapida di salmastro, così
ciarliera come il libeccio, ora trasudava morte e rovina in un silenzio
di cimitero. Era rimasta come un'occhiaia vuota, fissa verso il cielo
che aveva perso la sua luce. Sebbene avesse la sua Madonna, sembrava si
fosse distesa sulle sue rovine e non avesse più parole da dire ... "
Negli anni 1943-45, Valerio Luchini, giovane livornese, assiste
smarrito a quello che sta accadendo intorno a lui, dentro di lui.
Tutto il suo mondo è crollato: non esiste più la vita che immaginava e
ha amato, il futuro che aveva sognato. Il suo cuore, il suo coraggio, è
rimasto sotto le macerie delle case, dei palazzi, delle chiese della
città bombardata. È tormentato da dubbi, non trova in sé la forza per
agire.
È un momento in cui si devono fare scelte coraggiose, non si
può stare a guardare ed aspettare che ogni cosa si risolva da sola ...
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